Perché usare la melatonina per dormire?

Per molti anni gli insonni hanno passato le ore notturne a contare le pecorelle nella speranza di cadere tra le braccia di Morfeo. Ma niente da fare, gli occhi se ne stavano sempre lì, spalancati come le fauci di un coccodrillo a digiuno. Questo fino a quando, a metà Novecento, non venne scoperto un ormone in grado di agevolare il sonno anche in coloro che questo vocabolo manco lo conoscevano. 

Ma perché si consiglia la melatonina per dormire e quali sono le principali controindicazioni?

Che cos’è la melatonina?

La melatonina è un ormone scoperto nel 1958 da Aaron Lerner nella ghiandola pineale delle mucche. Lo troviamo anche negli esseri umani, secreto principalmente dalla ghiandola pineale (o epifisi) presente nel cervello. La sua produzione raggiunge l’apice nell’età giovanile, mentre è al minimo durante i primi mesi di vita così come nella terza età.

A condizionare la secrezione di melatonina è l’esposizione al Sole, mentre al buio la sua secrezione è al contrario minima. Questo dal momento che i raggi ultravioletti inibiscono la secrezione dell’ormone in questione.

Dalle funzioni riproduttive al peso corporeo, dalle caratteristiche neurologiche a quelle sociali: la melatonina interviene in numerosi fattori responsabili del benessere del nostro organismo.

A cosa serve la melatonina?

Vero e proprio orologio biologico che permette al nostro corpo di adattarsi all’ambiente che lo circonda, la melatonina agisce come trasduttore della luce selezionando le informazioni necessarie sulla durata del giorno e della notte. Funziona esattamente come un segnale: quando il Sole cala, questo ormone avvisa l’organismo che è meglio che si riposi. Va da sé che per un corretto ciclo sonno-veglia la sua produzione debba essere adeguata. Il suo è quindi un effetto sedativo.

Ma le funzioni della melatonina sono anche altre. Per esempio sono ben note le sue proprietà antiossidanti e l’ottima capacità di stimolare il sistema immunitario.

Col passare degli anni però l’epifisi si calcifica e di conseguenza la produzione di melatonina pian piano diminuisce. Ecco spiegato il perché durante la terza età si riscontrano maggiori problemi a dormire rispetto all’età giovanile.

Melatonina per combattere l’insonnia

Cosa fare quindi se si ha una carenza di questo ormone e si soffre di insonnia?

Ci sono diverse possibilità. Sicuramente una corretta alimentazione può influire in maniera significativa sul ritmo circadiano. La melatonina è presente soprattutto in alimenti di origine vegetale come mandorle, mele, cacao, mais, avena, banane, arance, noci, ananas, ciliegie e zenzero, ma anche in ortaggi come asparagi, cipolle, ravanelli, cavoli e pomodori.

Tuttavia a volte questa carenza non può essere risolta esclusivamente a tavola. Per questo motivo è necessario, previo consulto medico, affidarsi all’integrazione.

Integratore melatonina: cosa bisogna sapere

Prima di scegliere un integratore melatonina è importante sapere quale siano le proprie necessità. Generalmente questi integratori aiutano a risolvere i problemi di insonnia, ma ognuno di essi ha anche altre proprietà che si possono adattare o meno al soggetto in questione.

A tal proposito l’integratore alimentare Melatonina complex è molto efficace nel diminuire il tempo necessario per addormentarsi, alleviando inoltre gli effetti del jet-lag, grazie all’azione di Melatonina, Triptofano e Vitamina B6. 

Ma troviamo anche altri integratori in grado di favorire il riposo notturno, come ad esempio il Fisioreve Cm Gocce 20Ml (a base di Melatonina, Melissa e Camomilla), l’Ansiplus Retard 20 Compresse Rilascio controllato (a base di Melatonina, Triptofano e Vitamine del gruppo B, con Valeriana e Giuggiolo) e il Serenesi Notte Gocce 50 Ml (a base di melatonina ed estratti vegetali di ashwagandha e lavanda).

Integratori melatonina: controindicazioni

Per quanto riguarda il dosaggio giornaliero di melatonina, secondo diversi studi scientifici bisognerebbe rimanere tra i 300mg e i 3g. Alcune recenti ricerche sostengono tuttavia che il limite massimo sia addirittura 1g al giorno. 

In ogni caso è meglio non superare mai il dosaggio massimo di melatonina. Controindicazioni, come per tutti i medicinali, ce ne sono anche per questi integratori: sonnolenza, emicrania e tendenze depressive sono tra i più comuni effetti collaterali riscontrati.

I nostri farmacisti consigliano

Per combattere l’insonnia e i disturbi da jet-lag i nostri farmacisti consigliano i seguenti integratori per dormire – melatonina:

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