Acetone nei bambini e negli adulti

La chetosi (o acetonemia) conosciuta più comunemente come acetone, è la manifestazione di un’anomalia che si presenta nel processo metabolico degli acidi grassi che introduciamo con l’alimentazione e che provoca un aumento dei corpi chetonici nel sangue. Tendenzialmente è un sintomo che si manifesta maggiormente nei bambini ed ha un decorso di due giorni circa.

Quali sono i sintomi dell’acetone?

I sintomi dell’acetone nei bambini sono:

  • Alito dall’odore simile a quello della frutta troppo matura
  • Bocca secca
  • Patina biancastra che ricopre la lingua
  • Vomito
  • Malessere generale
  • Sonnolenza e debolezza.

Negli adulti invece i sintomi dell’acetone si presentano con:

  • Sete eccessiva con conseguente consumo di un’elevata quantità di liquidi
  • Perdita di peso
  • Stanchezza e sonnolenza
  • Malessere generale
  • Calo della pressione arteriosa
  • Respiro di Kussmaul, ossia un’iperventilazione che provoca un aumento dell’acidità causato dall’abbassamento del pH nel sangue e che serve all’organismo ad eliminare anidride carbonica.

L’acetone nei bambini: sintomi e cause

Le cause dell’acetone nei bambini possono essere diverse, ad esempio febbre e stress possono favorire la comparsa della chetosi; durante l’influenza soprattutto dei bambini, consigliamo di tenerlo sempre sotto controllo così da agire nell’immediato, in caso si presentasse. Altri fattori potrebbero essere la presenza di malattie del metabolismo, come il diabete, ma anche il fatto che il corpo bruci troppe energie che portano ad un esaurimento delle riserve di zucchero a disposizione e quindi l’organismo sia poi costretto a procurarsi l’energia di cui necessita e lo fa aumentando i corpi chetonici nel flusso sanguigno.

Acetone adulti: come si manifesta

La chetosi negli adulti invece, si presenta nella maggior parte dei casi in presenza di malattie del metabolismo come il diabete o malattie del pancreas, in gravidanza, durante un periodo di forte stress, per un consumo eccessivo di alcol, a causa di un digiuno prolungato o durante una dieta povera di carboidrati.

Chetosi: quando rivolgersi al medico?

Rivolgersi al proprio medico o pediatra è sempre la scelta migliore. Nel caso dei bambini se l’acetone tende a scomparire nell’arco di due giorni e a non ripresentarsi, potrebbe esser semplicemente dovuto ad una alterazione metabolica transitoria. Con i bambini, dopo aver verificato il livello mediante l’apposito test delle urine, è consigliato aumentare l’apporto di carboidrati nella dieta e idratare bene l’organismo. In questo modo l’acetonemia tornerà nella norma nel giro di poche ore.

Nel caso degli adulti invece, è importante indagare la condizione che l'ha causata, quindi è consigliabile rivolgersi al più presto al proprio medico.

Rimedi per l’acetone

Il rimedio della della nonna che avrai sentito spesso nominare, consiste nell’utilizzare la Coca Cola come soluzione per abbassare il livello di chetosi, poiché essendo ricca di zuccheri, va a compensarne la mancanza che è causa del sintomo stesso.

Ad oggi, oltre ad eliminare l’eccesso di grassi e somministrare carboidrati semplici frequentemente e in piccole quantità, come bevande zuccherate, spremute, succhi di frutta affinché l’organismo possa rincominciare a usare il glucosio come combustibile, si può ricorrere facilmente a integratori alimentari a base di vitamine, sali minerali, zuccheri e aminoacidi come la Levoalanina (Chetonex).

Nel caso in cui non dovesse risolversi con la somministrazione di liquidi per bocca, o fosse accompagnato da vomito che ne impedisce l’assunzione, sarà necessario ricorrere all’infusione di soluzioni gluco elettrolitiche per via parenterale.

Cosa fare per evitare l’arrivo dell’acetone?

Innanzitutto l’acetone è sì un sintomo controllabile ma non totalmente, consigliamo però delle buone abitudini da attuare nel caso in cui si presenti febbre molto alta o un periodo di forte stress nel tuo bambino; accortezze che potrai seguire e che aiuteranno anche te:

  • Idratarsi bene durante tutto l’arco della giornata
  • Seguire una dieta equilibrata con il giusto apporto di carboidrati semplici e complessi (pane, pasta, ecc)
  • Evitare periodi di digiuno
  • Limitare fortemente i grassi ed in particolare latte intero, burro, formaggi, cibi fritti, carni grasse, cioccolato e insaccati
  • Evitare l’assunzione eccessiva di alcol
  • Non fare eccessiva attività fisica intensa e prolungata.

In presenza dei primi sintomi, consigliamo comunque di contattare il proprio medico di famiglia o il proprio farmacista di fiducia.


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